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50 ore per ripresa fisica dopo voli spaziali






Al rientro sulla Terra dopo un volo spaziale anche di pochi giorni, il fisico dell'uomo ha bisogno di almeno 50 ore perché si raggiunga un perfetto riadattamento che consente la ripresa di qualsiasi attività fisica.
E' quanto è stato accertato con una serie di esperimenti eseguiti su astronauti russi e americani e reso noto al convegno nazionale dell'associazione Italiana di medicina Aeronautica che festeggia quest'anno i 50 anni dalla fondazione.

'Le ricerche sul riadattamento del fisico degli astronauti - ha affermato Aristide Scano, decano in Italia delle ricerche in medicina aerospaziale - sono state eseguite anche con particolari attrezzature a terra che riproducono non certo l'assenza di gravità, ma alcune condizioni in cui si trova il sistema cardiovascolare durante i voli spaziali.

Si tratta di ricerche eseguite mettendo una persona su un tavolo inclinabile che pone la testa più in basso rispetto ai piedi. Con una inclinazione di soli sei gradi - ha proseguito Scano - il sistema cardiovascolare si trova nelle stesse condizioni dell' assenza di gravità dei voli in orbita. In questa posizione, è stato calcolato che si provoca uno spostamento dal basso del corpo verso l'alto di circa due litri di sangue.

Ciò provoca gli stessi sintomi che provano inizialmente gli astronauti in orbita: pressione maggiore sulle vene del collo, gonfiore della faccia, cefaleee e assottigliamento delle gambe. Se si prova inoltre ad aumentare l'inclinazione del tavolo ponendo la testa sempre più in basso (il tavolo può essere inclinato anche di 60-70 gradi) entro un paio d'ore si può arrivare alla perdita di conoscenza del soggetto'.
30 maggio 2002



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