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A rischio due terzi delle barriere coralline del mondo


Lo scolorimento e spesso la morte dei coralli sono determinate da aumento delle temperature, la pesca intensiva, inquinamento, sedimentazione e attività come il dragaggio
Quasi i due terzi delle barriere coralline mondiali sono minacciate di scolorimento e di altre forme di degradazione ambientale, anche sotto il profilio del declino della biodiversità: lo afferma la Rete Globale di sorveglianza delle barriere coralline in un rapporto pubblicato nei giorni scorsi.

Secondo lo studio - diretto da Clive Wilkinson, ricercatore dell'Istituto Australiano di Scienze Marittime (Aims) - l' aumento delle temperature, la pesca intensiva, l'inquinamento, la sedimentazione e attività come il dragaggio sono tra i fattori che maggiormente minacciano la sopravvivenza delle barriere: allo scolorimento, che priva i coralli del loro colore distintivo e a cui sono esposte il 40% delle barriere, si accompagna spesso la loro morte.

Il rapporto, alla cui stesura hanno contribuito 151 ricercatori di 100 Paesi diversi, sottolinea poi come i 'tentativi di frenare il declino delle barriere di corallo siano sempre in ritardo rispetto al ritmo accelerato della loro degradazione', sebbene alcune misure cautelative adottate intorno alla Grande barriera corallina australiana e in altre zone stiano dando buoni risultati.

Secondo Wilkinson, gli scienziati hanno ricevuto un primo segnale d'allarme sui pericoli delle attività umane per le barriere coralline - oltre 400 delle quali si sono scolorite nel 2002 - che potrebbero essere il primo ecosistema marino colpito dal riscaldamento climatico. Tra i fattori di rischio figurano una riduzione del nutrimento, un'invasione di stelle di mare - predatrici di corallo - e lo sfruttamento eccessivo delle barriere.
10 gennaio 2003



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