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Virus e nanotecnologie per spiare all'interno delle cellule


Nanoparticelle d'oro trasportate da virus all'interno delle cellule amplificano di cinque volte la risposta di un metodo di indagine noto come spettroscopia Raman
Un gruppo di scienziati americani vuole usare i virus come nuovi alleati per ottenere immagini più chiare di cosa accade all'interno delle cellule viventi. Secondo il giornale scientifico britannico New Scientist, i virus verranno infatti usati per portare delle nanoparticelle d'oro che servono ad aumentare la luce all'interno delle cellule.

I ricercatori dell'Università Indiana di Bloomington, ritengono che questa loro nuova tecnica potrebbe fornire immagini uniche di cosa accade all'interno di una cellula viva e anche importanti informazioni su come funzionano i virus.

Gli scienziati al momento studiano l'interno delle cellule viventi con un metodo che si chiama spettroscopia Raman, puntando un raggio laser attraverso la cellula. La luce viene parzialmente riflessa dalle strutture interne della cellula con una lunghezza d'onda alterata, chiamata lo spettro Raman e questa aiuta i ricercatori a tracciare la mappa dei tratti interni più grossolani della cellula, come il nucleo. Gli spettri Raman sono però molto deboli, mentre introducendo le nanoparticelle d'oro all'interno delle cellule si potrebbe rendere il loro segnale più intenso di almeno cinque volte.

Il problema è che la cellula tenderebbe a trattare le nanoparticelle d'oro come corpi estranei e a liberarsene al più presto. I virus hanno però la capacità di evitare l'espulsione, così Bogdan Dragnea, capo del gruppo di scienziati, ha deciso di usare i virus come cavalli di Troia e per introdurre furtivamente le particelle d'oro all'interno delle cellule viventi.
11 febbraio 2004



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