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Gli elefanti comunicano tra loro mediante onde sismiche


Geofisici dell'università di Stanford hanno dimostrato che questi animali possono produrre onde a bassa frequenza capaci di viaggiare per oltre due chilometri attraverso il suolo
Che gli elefanti comunicassero fra loro era noto, ma la novità è che lo fanno anche utilizzando le onde sismiche, che percepirebbero da recettori presenti nelle zampe. Lo hanno scoperto i geofisici dell'università californiana di Stanford Caitlin O'Connell-Rodwell, Roland Günther e Simon Klemperer, e lo dimostrano nell'articolo pubblicato sulla rivista internazionale Geophysical Research Letters.

Gli studiosi hanno dimostrato che gli elefanti possono produrre onde a bassa frequenza capaci di viaggiare per oltre due chilometri attraverso il suolo. Questa forma di ''comunicazione sismica'' è utilizzata da una varietà di animali, compresi insetti come artropodi, ma anche anfibi e piccoli roditori. I ricercatori hanno dimostrato che i suoni emessi dagli elefanti hanno frequenze al di sotto dei 30 Hertz, che non possono quindi essere percepite dall'orecchio umano, possono diffondersi nel suolo.

Sono giunti a questa conclusione dopo aver studiato le onde sonore emesse da tre elefanti africani addomesticati e servendosi di strumenti in grado di misurare la diffusione delle onde dal recinto degli elefanti in un raggio di 175 metri. Utilizzando modelli computerizzati, i ricercatori hanno stimato che i segnali sismici prodotti dagli elefanti possono coprire distanze di oltre 2 chilometri, mentre il barrito che l'uomo riesce a percepire si estende attraverso l'aria di 1 o 2 chilometri. Secondo gli studiosi la comunicazione basata sulle onde sismiche potrebbe essere utilizzata come riserva, nel caso in cui non ci siano condizioni ideali per la comunicazione acustica.
02 settembre 2004



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