Un sacchettino di cereali da colazione, vari semi di piante, materiali provenienti da ricerche fatte da studenti di scuole americane e alcuni resti umani cremati: sono gli oggetti che dovevano essere portati nello spazio nei giorni scorsi da un razzo privato. Ma il lancio dal deserto del New Mexico, negli Usa, è stato un fiasco.

Lo SpaceLoft XL, un razzo delle dimensioni di un palo del telefono, viene presentato come l'apripista di una nuova era nello sfruttamento commerciale dello spazio. Per poche centinaia di dollari, una società del Connecticut, la UP Aerospace, è pronta a portare verso le stelle un po' di tutto, comprese le ceneri di defunti.

Ma il debutto non è stato incoraggiante. Un problema tecnico ha mandato fuori rotta il razzo, che ha raggiunto solo i 12 mila metri d'altezza ed è poi ricaduto. Il razzo viene presentato come in grado di raggiungere una quota suborbitale, a 110 km sopra la Terra.
Tra i vari lanci di SpaceLoft che sono in programma entro la fine dell'anno, è previsto il 21 ottobre quello che porterà nello spazio le ceneri dell'attori James Doohan, diventato celebre come "Scotty" nella serie Star Trek. Anche le ceneri dell'astronauta Gordon Cooper della missione Mercury dovrebbero prendere la via del cielo con lo stesso mezzo.

Il lancio, in una zona remota vicino alla città di Truth or Consequences, è avvenuto con alcune ore di ritardo per un problema elettrico che è stato poi risolto. Ma dopo pochi minuti, i responsabili hanno annunciato il fallimento. ''Riteniamo che il carico sia salvo", hanno detto i portavoce della società, che hanno avviato le ricerche del razzo in una valle non distante dall'area del lancio.